Strumenti di Comunicazione

Un unico giornale ladino, per le cinque valli del Sella, è uno strumento di grande efficacia per mantenere i legami: è con questa convinzione che anche l’Ulda, sin dalla sua fondazione, partecipa all’edizione del periodico La Usc di Ladins. Far sapere che cosa accade nelle cinque vallate, con una interazione proficua, fra le comunità.

Disporre di una propria testata giornalistica è importante, ma lo è altrettanto poter accedere ai mezzi più diffusi, per comunicare alla propria comunità e all’esterno. L’Union de i Ladis d’Anpezo impiega, per questo scopo, gli strumenti a maggiore diffusione. Ogni settimana, nella giornata di sabato, l’emittente Radio Cortina trasmette la lettura, in ladino ampezzano, delle pagine della Usc di Ladins e con la presenza di ospiti dell’Union nei notiziari principali della radio. Articoli in ladino ampezzano compaiono di frequente su quotidiani e settimanali diffusi sul territorio. Ha un largo seguito, fra gli ospiti della conca, la pubblicazione di brevi note di storia e cultura locale e anche l’utilizzo dei social network. Tutto ciò con uno scopo ben preciso: conservare, valorizzare e tutelare un patrimonio così antico, così attuale.

Strumenti di Comunicazione

Un unico giornale ladino, per le cinque valli del Sella, è uno strumento di grande efficacia per mantenere i legami: è con questa convinzione che anche l’Ulda, sin dalla sua fondazione, partecipa all’edizione del periodico La Usc di Ladins. Far sapere che cosa accade nelle cinque vallate, con una interazione proficua, fra le comunità.

Disporre di una propria testata giornalistica è importante, ma lo è altrettanto poter accedere ai mezzi più diffusi, per comunicare alla propria comunità e all’esterno. L’Union de i Ladis d’Anpezo impiega, per questo scopo, gli strumenti a maggiore diffusione. Ogni settimana, nella giornata di sabato, l’emittente Radio Cortina trasmette la lettura, in ladino ampezzano, delle pagine della Usc di Ladins, con Simonetta Zangiacomi “Iacarede” e con la presenza di ospiti dell’Union nei notiziari principali della radio. Articoli in ladino ampezzano compaiono di frequente su quotidiani e settimanali diffusi sul territorio. Ha un largo seguito, fra gli ospiti della conca, la pubblicazione di brevi note di storia e cultura locale e anche l’utilizzo dei social network. Tutto ciò con uno scopo ben preciso: conservare, valorizzare e tutelare un patrimonio così antico, così attuale.

L'Ulda Al Giorno D'Oggi

In quarant’anni di lavoro, di impegno, di vita, la Union de i Ladis d’Anpezo ha coinvolto il paese intero, con la sua comunità.
Oggi la nostra sede rappresenta un punto di riferimento per enti, associazioni, cittadini, ospiti, che trovano un interlocutore preparato e disponibile.
Quei locali sono ufficio e biblioteca, redazione e magazzino, sala riunioni e sportello.

Dalla presidenza al consiglio direttivo, a ogni singolo volontario, che dedica il suo tempo e le sue capacità: tutti concorrono ad aggiungere una tessera ad un mosaico sempre più prezioso. La prima esigenza alla quale dare risposta è il bisogno di ricordare: vanno quindi conservate le testimonianze del passato. In secondo luogo si deve vivere il presente, calati nella realtà. Infine il passo che somma i precedenti e li riempie di significato: la proiezione verso il futuro.
Tutto ciò costruito su una base inamovibile: la coscienza del valore della parlata e cultura dei ladini delle Dolomiti.

Il principio non deve soltanto essere scritto nello statuto, ma vissuto ogni giorno e trasmesso alle generazioni che verranno.

Dai sogni dei fondatori è nata una realtà concreta.

Le conoscenze raccolte diventano preziose fonti per la stesura di tesi di laurea e ricerche, da parte di studenti e studiosi di ogni nazionalità che nell’archivio trovano dati, testi, immagini, indicazioni.

Le mostre hanno un ruolo fondamentale, nell’attività culturale dell’Ulda. Temi storici o sociali, il passato più lontano o l’attualità più stringente diventano argomento per allestimenti in piazza, nelle sale, nei palazzi del centro. Porsi di fronte al pubblico, occupare spazi, offrire conoscenze, informazioni, intrattenimento: sono modi diversi, attuati nello stesso momento, per sviluppare un progetto pensato quarant’anni fa. La conoscenza va vissuta sul territorio, toccata con mano: è questo il motivo del crescente interesse per le giornate di cultura ladina.

L’Ulda è sempre più spesso destinatario di donazioni e lasciti. Sono beni preziosi i documenti, fotografie, abiti tradizionali, libri, oggetti, testimonianze della vita vissuta dalle persone e dal paese. L’archivio, la biblioteca, il magazzino si arricchiscono di beni di cui tutti possono disporre.

Una delle particolarità è rappresentata dagli alberi genealogici delle famiglie d’Ampezzo, donati dagli autori: in una società che muta rapidamente, rappresentano una documentazione di singolare valore.

L'Ulda Al Giorno D'Oggi

In quarant’anni di lavoro, di impegno, di vita, la Union de i Ladis d’Anpezo ha coinvolto il paese intero, con la sua comunità.
Oggi la nostra sede rappresenta un punto di riferimento per enti, associazioni, cittadini, ospiti, che trovano un interlocutore preparato e disponibile.
Quei locali sono ufficio e biblioteca, redazione e magazzino, sala riunioni e sportello.

Dalla presidenza al consiglio direttivo, a ogni singolo volontario, che dedica il suo tempo e le sue capacità: tutti concorrono ad aggiungere una tessera ad un mosaico sempre più prezioso. La prima esigenza alla quale dare risposta è il bisogno di ricordare: vanno quindi conservate le testimonianze del passato. In secondo luogo si deve vivere il presente, calati nella realtà. Infine il passo che somma i precedenti e li riempie di significato: la proiezione verso il futuro.
Tutto ciò costruito su una base inamovibile: la coscienza del valore della parlata e cultura dei ladini delle Dolomiti.

Il principio non deve soltanto essere scritto nello statuto, ma vissuto ogni giorno e trasmesso alle generazioni che verranno.

Dai sogni dei fondatori è nata una realtà concreta.

Le conoscenze raccolte diventano preziose fonti per la stesura di tesi di laurea e ricerche, da parte di studenti e studiosi di ogni nazionalità che nell’archivio trovano dati, testi, immagini, indicazioni.

Le mostre hanno un ruolo fondamentale, nell’attività culturale dell’Ulda. Temi storici o sociali, il passato più lontano o l’attualità più stringente diventano argomento per allestimenti in piazza, nelle sale, nei palazzi del centro. Porsi di fronte al pubblico, occupare spazi, offrire conoscenze, informazioni, intrattenimento: sono modi diversi, attuati nello stesso momento, per sviluppare un progetto pensato quarant’anni fa. La conoscenza va vissuta sul territorio, toccata con mano: è questo il motivo del crescente interesse per le giornate di cultura ladina.

L’Ulda è sempre più spesso destinatario di donazioni e lasciti. Sono beni preziosi i documenti, fotografie, abiti tradizionali, libri, oggetti, testimonianze della vita vissuta dalle persone e dal paese. L’archivio, la biblioteca, il magazzino si arricchiscono di beni di cui tutti possono disporre.

Una delle particolarità è rappresentata dagli alberi genealogici delle famiglie d’Ampezzo, donati dagli autori: in una società che muta rapidamente, rappresentano una documentazione di singolare valore.