Nel 1939, nonostante l’Italia fascista considerasse i ladini di nazionalità italiana, le vallate ladine, tranne Fassa, vengono incluse nel territorio compreso dall’accordo tra Hitler e Mussolini riferito alle opzioni. In base a questo accordo anche i ladini devono dichiarare se vogliono optare per la cittadinanza italiana o per quella tedesca con conseguente trasferimento nel Reich, e sono così obbligati a rinunciare al diritto di dichiarare la propria vera identità, quella ladina! In Val Gardena l’81% opta per il Reich, in Val Badia il 31,7%, a Livinallongo e a Colle Santa Lucia il 18% e in Ampezzo il 4%. Benché la Val di Fassa non faccia parte del territorio dell’accordo sulle opzioni, sono comunque accettati circa 300 optanti fassani.
Complessivamente sono 7.027 i ladini che optano per la cittadinanza tedesca del Reich ma in realtà solo circa 2.000 si trasferiscono nel Reich, poiché gli avvenimenti bellici bloccano di fatto l’esodo. Nel 1943 le province di Bolzano, Trento e Belluno vengono incluse dal comando tedesco nel territorio dell’Alpenvorland e con decreto del 20 settembre 1943 i comuni ladini di Colle Santa Lucia, Ampezzo e Livinallongo vengono riannessi alla provincia di Bolzano. La Val di Fassa invece rimane con Trento.
Nel luglio del 1946 il movimento Zent Ladina Dolomites organizza al Passo Sella una manifestazione storica per l’unità ladina con la partecipazione di oltre 3000 persone provenienti da
tutte le vallate ladine: sono sottoposte all’attenzione delle autorità rivendicazioni puntuali che sono tuttora attuali.
Nel settembre del 1946 viene ufficialmente istituita l’Union di Ladins de Gherdëina. Per iniziativa della stessa nel luglio del 1947 si tiene a Pedraces un primo incontro per avviare un’analoga unione dei ladini in Val Badia; l’associazione viene di fatto istituita nel 1948 e regolata da statuto con il 1967.
Nel dicembre del 1947 viene fondata l’Union di Ladins a Bulsan. A questa unione si aggregano l’Union di Ladins de Gherdëina e l’Union di Ladins dla Val Badia, formando così il nucleo dell’Union Generela di Ladins. Il 18 aprile 1951 viene ufficializzato il nome Union di Ladins dla Dolomites al posto di Union di Ladins.
Nel maggio del 1955 viene istituita l’Union di Ladins de Fascia. Nel luglio del 1957 l’ Union di Ladins dla Dolomites trasferisce ufficialmente la propria sede da Bolzano a Ortisei, adottando il nome Union Generela di Ladins dla Dolomites quale espressione unitaria degli interessi e degli obiettivi delle sezioni autonome di Gardena, Fassa e della Val Badia.
L’Union Generela di Ladins si rafforza nel 1964 con la fondazione dell’Union di Ladins da Fodom. Nel dicembre del 1975 si aggregano anche gli ampezzani con la fondazione dell’Union de i Ladìs de Anpezo, ha così luogo la riunificazione di tutte le valli in un’unica organizzazione culturale: l’Union Generela di Ladins dla Dolomites.
Le unioni dei Ladini di Ampezzo e Livinallongo ottengono un primo riconoscimento di carattere finanziario per la propria attività tramite la legge regionale del Veneto nr. 60. Nel 1991 la Union Generela sostiene la richiesta di questi comuni per l’aggregazione alla provincia di Bolzano. La volontà dei tre comuni e delle tre unioni ladine ha portato all’istituzione nel 2004 dell’Istitut Ladin “Cesa de Jan” a Colle Santa Lucia.